Rapporto Prevenzione 2017

Franco Angeli
Fabrizio Faggiano, Maurizio Bassi, Michele Conversano, Fausto Francia, Domenico Lagravinese, Anna Lisa Nicelli, Roberta Siliquini, Francesco Calamo-Specchia
Copertina del Volume

Indice

Prefazione, di Roberta Siliquini

Osservatorio Italiano Prevenzione (Oip): rilevazioni 2017
di Francesco Calamo-Specchia, Domenico Lagravinese

1. L’Oip dal 2010 al 2017

2. I risultati 2017

3. Conclusioni e prospettive

I nuovi Ipest per promuovere la prevenzione efficace

1. Ipest, ovvero Interventi di Prevenzione Efficaci, Sostenibili e Trasferibili: rivisitare una idea consolidando il metodo
di Silvia Caristia, Fabrizio Faggiano

2. Il counselling delle 5 A per la cessazione del fumo di tabacco: un Intervento di Prevenzione Efficace, Sostenibilee Trasferibile
di Andrea Binatti, Silvia Caristia, Germano Bettoncelli

3. I gruppi di cammino per la promozione dell’attività fisica tra gli adulti: un Intervento di Prevenzione Efficace, Sostenibile e Trasferibile
di Sara Bortoluzzi, M. Elena Coffano, Silvia Caristia

4. “Communities That Care” i comportamenti a rischio tra gli adolescenti: un Intervento di Prevenzione Efficace, Sostenibile e Trasferibile
di Valentina Gentile, Alessandro Coppo, Silvia Caristia

5. L’autoprelievo per il test HPV per la prevenzione del cervicocarcinoma in donne non aderenti allo screening: un Intervento di Prevenzione Efficace, Sostenibile e Trasferibile
di Lina Jaramillo, Silvia Caristia, Paolo Giorgi Rossi

6. Il counselling per prevenzione dell’HIV e delle altre IST tra MSM: un Intervento di Prevenzione Efficace, Sostenibile e Trasferibile
di Sara Bortoluzzi, Silvia Caristia, Aferdita Bicaku, Chiara Pasqualini

7. La profilassi pre-esposizione (PrEP) può essere un Ipest? La parola agli esperti della prevenzione dell’HIV
di Sara Bortoluzzi, Silvia Caristia, Chiara Pasqualini, Giancarlo Orofino

Abstract

L’importanza strategica della prevenzione e la necessità di adeguati investimenti in questo settore continuano a essere, in Italia forse più che in altri Paesi, ancora sottostimate.

Sebbene gli interventi realizzati dal Governo negli ultimi anni, inclusi i Piani Nazionali della Prevenzione, sembrino indicare un’importante inversione di tendenza, la convinzione, tra gli studiosi di sanità pubblica e gli operatori del settore, è che il cammino da fare per il raggiungimento di una prevenzione realmente al passo dei tempi sia ancora lungo.

In quest’ottica si inserisce l’iniziativa della Fondazione Smith Kline, nell’ambito delle attività istituzionali dedicate alla propria area operativa di medicina preventiva e in collaborazione con la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), di pubblicare anche quest’anno il tradizionale Rapporto Prevenzione, suddiviso in una prima parte dedicata alle attività dell’Osservatorio Italiano sulla Prevenzione (Oip) e una seconda relativa a uno specifico tema di approfondimento.

Il volume si apre con l’aggiornamento delle attività dell’Oip, che ha raggiunto una copertura che supera l’80% delle strutture di prevenzione a livello nazionale e che si va configurando sempre più come un centro di monitoraggio stabile sulle attività di prevenzione in Italia, uno strumento diventato fondamentale sia per la dimensione della copertura dell’indagine sia per l’unicità della sua configurazione.

La seconda parte è dedicata alle “buone pratiche in prevenzione”.

Il Rapporto Prevenzione 2015 già conteneva una sezione denominata “Dalle buone pratiche agli Ipest: un nuovo strumento per la prevenzione efficace”, che presentava le Ipest (Interventi Preventivi Efficaci, Sostenibili e Trasferibili) come modello di prevenzione efficace.

Il Rapporto 2017 ripropone il modello insieme a sei nuove Ipest: anche se deve essere ancora considerata un’esperienza pilota, supera alcuni limiti della prima, per esempio attraverso la condivisione dell’Ipest con chi (operatori sanitari e della prevenzione) dovrebbe avvantaggiarsi di questo strumento per la pratica quotidiana; i nuovi Ipest sono quindi un consolidamento del modello che attende ora di essere implementato su scala più ampia.

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